Palazzo per la provincia di Arezzo, concorso-collaboratori arch. sini, arch. venturini
Uno degli aspetti più ostici del nostro progetto, è stato quello di riuscire a dare all’intero comlpesso uno scheletro strutturale che risultasse non banale, poco scontato e che, nel contempo, fosse in perfetta armonia con l’aspetto formale di tutto l’impianto edilizio. Decisiva è stata la scelta di inserire la Torre, edificio imponente e di non facile gestione. Abbiamo pensato, innanzi tutto, di realizzare una struttura leggera, in grado di fondersi a pieno con il contesto, capace di trasmettere un’idea di sinuosa stabilità. I tre piloni si innestano nel complesso in modo da seguire la forma primaria dell’edificio-simbolo, ponendosi idealmente ai vertici di un triangolo isoscele con forme curve ed irregolari, in armonia con il vivace dinamismo interno. Per poter mantenere una vista panoramica a 360 gradi, abbiamo dovuto arretrarli rispetto al perimetro esterno, ricavandone un ballatoio completamente a sbalzo, e per conservare una certa coerenza formale, non dimentichiamo la lezione di Wright (Research Tower per J.C. Johnson & son) , gli angoli non portanti sono smussati